Azioni performative, concerti e narrazioni
L’eclettica visione che ha da sempre contraddistinto e guidato la ricerca di Luciano Bosi gli consente di esprimersi con modalità versatili e flessibili in vari ambiti espressivi. Dall’esecuzione di musica dal vivo in forma di concerto, alla conduzione di lezioni-concerto su varie tematiche, sempre supportato dalla voce e dalla simbologia culturale degli strumenti a percussione parte della propria raccolta, passando per ascolti guidati aventi ad oggetto la musica dal mondo.
Ha ideato e realizzato drammaturgie sonore per spettacoli teatrali e di danza, a supporto e potenziamento di eventi, mostre ed esposizioni, collaborando attivamente e in sinergia con il performer coinvolto.
Insieme alla compagna di vita Elisa Cattani sviluppa il progetto “parole e suoni narranti”, un lavoro congiunto di ricerca narrativa e sonora sul filo della valorizzazione della diversità culturale, da preservare e diffondere. Le narrazioni e/o letture proposte possono essere declinate a seconda del contesto ospitante, per ogni età, sempre in associazione con una simultanea narrazione sonora a percussione.
I titoli elencati sono solo alcune delle proposte possibili, che saranno concordate direttamente con gli organizzatori. Tutte le proposte possono essere declinate in funzione dei diversi contesti ospitanti, comprese le scuole ed altri contesti educativi.
Azioni performative e concerti
Quando il linguaggio non è orale, non è scritto, non è gestuale, allora il messaggio è affidato al suono. Lo strumento a percussione, in particolare, è stato il primo ad offrire la sua voce, unendosi alla danza per parlare di pioggia e di siccità, di fecondità della terra e di unioni amorose, di vita e di morte, scandendo da sempre i ritmi dell’esistenza di tutti i popoli.
Il Ritmo della Terra è una narrazione sonora attiva dal 1989, per sua stessa natura da sempre in relazione con i diversi ambiti espressivi e di apprendimento.
Una lezione-concerto dai contenuti interculturali durante la quale Luciano, originale figura di ricercatore-musicista, dà voce ad un centinaio di strumenti a percussione provenienti da tutto il mondo, selezionati dalla sua raccolta Quale Percussione?
E così, questo affascinante viaggio tra strumenti e ritmi unici e straordinari si insinua abilmente negli interstizi della nostra intelligenza e comunica direttamente con il cuore.
Un’esposizione che unisce la parola al gesto sonoro e ci sorprende incantati ascoltatori di suoni e silenzi provenienti da lontane culture, per scoprire che quell’atavico pulsare è già parte di noi, sopito nel profondo, solo in attesa di essere richiamato alla vita.
Un affascinante viaggio sonoro in forma di concerto tra i popoli e le culture dell’Asia sulle antiche tracce della Via della Seta, a noi disvelate dai racconti di Marco Polo, seguendo il filo rosso che da tempo immemorabile unisce l’Oriente e l’Occidente. Un ascolto attivo rivolto a luoghi percorsi da merci ma anche, soprattutto, luoghi di incontro di culture diverse.
Abbiamo cercato di rendere tangibile questa dimensione attraverso la scelta e l’utilizzo di suoni e di silenzi organizzati come Immagini Sonore. Un processo compositivo che propone sonorità strumentali e vocali strettamente intrecciate con colori, sapori, luoghi, sentimenti, culture, e con tutto ciò che ci porta altrove. In questo specifico caso, ad Oriente.
Il progetto ha dato origine al CD “In Ascolto Nomade – viaggio sonoro tra le culture dell’Asia”, proposto insieme all’omonimo libro che accompagna e qualifica l’ascolto.
Il libro e il CD sono scaricabili gratuitamente al link: https://www.montura.it/it/montura-editing/publishing/in-ascolto-nomade
Lo spettacolo è concepito anche, in alternativa, come arricchito ed integrato da un intervento di action painting a cura del performer visivo Michele Ferri (https://www.micheleferri.net/it/)
Tutti i proventi della pubblicazione (libro + CD) sono stati destinati, per volontà degli autori, a sostenere il progetto di solidarietà internazionale “una ger per tutti – a ger for life”, promosso ad Ulan Bator (Mongolia) da David Bellatalla in collaborazione con Need You Onlus, Croce Rossa della Mongolia, Rotary International e Montura. Il progetto offre un aiuto concreto a ragazze madri con figli disabili, assicurando ospitalità, assistenza, avvio e sostegno all’autonomia familiare e professionale.
Un assaggio dei suoni della pietra, così come da me interiorizzati ed esplorati. Un lavoro destinato ad un ascolto attento, capace di custodire la sacralità di voci antiche. Dissonanze, concordanze di fase, variazioni di timbro e di colore. Sarà inevitabile percepire un piano di esistenza più profondo, una dimensione parallela a tratti straniante, che segue tempi e ritmi fortemente connessi alla natura primordiale della terra.
L’amico sodale Patrizio Ligabue, figura estremamente peculiare nella sua personale ricerca musicale, interverrà con canto armonico, didjeridoo e flauti armonici, creando un tappeto sonoro ammaliante a sostegno dell’intera esecuzione.
La voce della pietra si può idealmente posizionare a metà tra la solida materia e la spiritualità più pura. L’idea estetica e il sentire intimo che stanno alla base della nostra azione sonora è quella di liberare le particelle di luce e di energia che sono imprigionate nella materia, così da restituirle al loro stato originario.
Le civiltà tradizionali concepiscono da sempre l’universo inteso come armonia tra gli elementi dell’esistente, che va preservata e custodita in un dialogo continuo tra il sacro e il profano.
Quando il messaggio non è orale, non è scritto, non è gestuale, allora è affidato al suono. La percussione in particolare, unita alla danza, è stato il primo strumento che ha consentito la relazione tra visibile ed invisibile, narrando di carestie e fecondità, di pioggia e siccità, di riti di passaggio, di nascita e di morte, scandendo così da sempre i ritmi dell’esistenza di tutti i popoli. Se il tempo avesse un suono, sarebbe probabilmente il pulsare di un tamburo.
In un tempo, il nostro, in cui l’eccesso di condivisione ed informazione sembra soffocare l’imprescindibile intimità del sacro, l’ascolto delle peculiari sonorità degli strumenti proposti, in un luogo e in un tempo custodito, consentirà di risvegliare in ciascuno degli ascoltatori una consapevolezza profonda del legame che ancora ci unisce al pulsare della vita sulla terra, sovrastando il frastuono del quotidiano.
La selezione di strumenti a percussione che saranno presentati per l’occasione è parte della personale raccolta di Luciano Bosi, unica al mondo, che vanta oltre 3.000 pezzi provenienti da tutte le maggiori aree culturali. La raccolta, confluita nel progetto Quale Percussione?, è fruibile presso il Museolaboratorio Quale Percussione?, in convenzione con il Comune di Modena.
Narrazioni
Cosmogonie dal Mondo – all’Inizio, fu il Suono
Takánakapsâluk, la dea del mare
Lo spirito della steppa e altri racconti
Zong!, Concerto Poetico (grazie a gentile concessione dell’editore Benway Series, Mariangela Guatteri)
Kirikù e la Strega Karaba (narrazione per bambini)
Compendio di Storie sui Draghi (narrazione per bambini)